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Mattinata

Guida Turistica di Mattinata (FG)

Mattinata è un paese della Puglia adriatica esposto a sud e quindi protetto dai venti di tramontana e maestrale (da cui il toponimo Matinum). Il nucleo storico di case basse e bianche, con la sua struttura regolare a scacchiera, si adagia tra gli ulivi sul costone, dal quale si scende verso il piccolo porto turistico e la lunga spiaggia ciottolosa.

Attrazioni

Nel museo civico del paese è possibile visitare la collezione di reperti archeologici e oggetti etnografici della tradizione dauna e garganica, provenienti dalla necropoli di Monte Saraceno (raggiungibile grazie a un percorso panoramico pedonale) e della zona attorno al porto, dove si trova un’antica villa dell’età romana.

In cima al monte Sacro a nord del paese, si trovano i resti del monastero benedettino della Santissima Trinità.

Proseguendo in direzione di Pugnochiuso e Vieste, si apre un tratto di costa rocciosa coperta da arbusti di mirti, tamerici e corbezoli, con una straordinaria sequenza di baie, spiagge e faraglioni.
Dalla celebre baia delle Zagare, con le sue grotte marine, alla baia dei Gabbiani, dove gli uccelli di mare tornano ogni sera, da cala della Pergola alle sabbiose spiagge dell’anfiteatro naturale della baia di Pugnochiuso.

Mattinata è una delle tappe della Strada dell’olio, che attraversa tutta la provincia di Foggia.

Sulla costa intorno a Mattinata le bianche scogliere calcaree danno al mare riflessi smeraldo. Lo spettacolo di luce e scenari unici viene offerto dal mare dove si possono visitare le grotte marine tutte intorno a Mattinata.

In prossimità della testa del Gargano si trova la grotta dei Contrabbandieri, il cui nome è legato a un avvenimento degno di una spy story: alcuni contrabbandieri, avvistati dalla Guardi di Finanza si nascosero nella grotta e fuggirono dalla parte opposta, la seconda uscita.

Altra grotta molto bella è la Campana Piccola, con colori particolari e unici nel suo genere.

Più in la si trova la grotta Viola (chiamata anche Calda), deve il suo nome alla presenza di minerali ferrosi nella roccia e nel particolare fenomeno che si manifesta nei mesi invernali.

La grotta Sfondata è intagliata nel bianco della roccia calcarea e ha per volta il cielo, come la grotta Due Occhi, che presenta alla sua sommità due cavità formate dalle infiltrazioni calcaree, i pini che le circondano le fanno somigliare a due occhi dalle folte ciglia verdeggianti.

Una tra le prime grotte a essere scoperta è quella dei Colombi, sulla punta di cala della Sanguinara. Oggi, della colonia dei colombi all’origine del nome non rimane tracci, probabilmente sterminata dai pescatori che vi sostavano in attesa che le sardine di passaggio finissero preda delle paranze.

I molluschi rossi danno il nome alla grotta dei Pomodori, quella delle Sirene cattura i visitatori con le sue melodie, la grotta del Faraone è celebre per i suoi antri comunicanti, mentre quella dei Sogni accoglie gli innamorati.

I piccoli fori scavati dal mare sono la peculiarità della grotta Ricamata, che si incontra appena prima di quella della Tavolozza, in località Vignanotica, celebre per i colori delle sue rocce, e di quella di Campana Grande che, come la sorella minore, ha la forma di una ciclopica campana alla 70 metri e ricoperta di muschio vellutato.
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